Il Consultorio: osservatorio privilegiato

     
L'ESPERIENZA  DI  LAVORO  IN  CONSULTORIO DI CRISTIANA GIARDINA, PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA

Che  dire  dei   miei  ormai   35  anni  di  collaborazione  professionale  col  Consultorio  “La Famiglia”, dove ho cominciato come giovane  psicologa, mettendo a frutto quanto andavo  apprendendo  in  ambito  formativo,  ma  dove  soprattutto  sono cresciuta inumanità  e capacità  di  ascolto dell'altro ?
Mi  aveva  da  subito trovato consenzientela “mission” del Consultorio, osservatorio privilegiato di varia umanità e patologia, cheha sempre  posto l'accento  sull'accoglienza e  sull'ascolto  della persona, da accompagnare nelle sue domande e nei suoi bisogni.
Mi interessava  molto  anche  il fatto - non  scontato - di poterci  rispondere lavorandoin equipe, confrontandomi costantemente con i colleghi in un continuo arricchimentodelle mie competenze. 
Ho constatato che in questo modo si riescono ad affrontarepiù adeguatamente  anche  le patologie complesse che ormai caratterizzano la societàattuale, quelle che presentano  in una persona  più aspetti problematici o che coinvolgono intere famiglie, rendendo necessario prendere in carico più di una persona.
Posso senz'altro dire  che ogni esperienza  di lavoro  è stata un  “incontro” con l'altro emi ha regalato  la  possibilità  di  assistere -  sempre  con  stupore  - a quelli che chiamo  volentieri “miracoli”, ovvero la crescita delle persone, la loro maturazione, in una parolail loro  cambiamento.
Accompagnare  le  persone  nel  faticoso processo di imparare a  “leggere” dentro di sé e portare a parola il proprio disagio, per arrivare ad una maggior  consapevolezza,  è stato  per  me decisamente  edificante, in quanto  vedere  la serietàcon  cui  le  persone  affrontavano  il lavoro  di  ricerca della propria verità  non solo ha  confermato  le  mie  convinzioni  metodologiche  e  dato  corpo  alle  mie  competenze  professionali, ma mi ha dato anche una rara testimonianza di umanità, che ha senz'altro contribuito  ad  arricchirmi.
In  questi  35  anni ho  visto la  realtà del Consultorio cambiare - nella struttura logistica, nell'organizzazione interna, nell'offerta  di competenze e servizi - arricchendosi e diversificandosi  per rispondere in modo sempre più adeguato ai bisogni dell'utenza.
Non è però  cambiato, o meglio  si è approfondito in consapevolezza e responsabilità, lospirito con cui ogni singolo operatore del Consultorio  -  anche in momenti difficili  come  quelli che hanno accompagnato il processo dell'accreditamento - ha collaborato e tuttora collabora all' ”opera” comune ispirata alla mission degli amici fondatori: accogliere il disagio umano  e accompagnarlo  fino a farlo diventare occasione di  maturazione e cambiamento.